Due numeri veloci sulla “parità”
Ma che volete? La parità l’avete raggiunta, no?
NO.
Lavoro
In Italia meno di una donna su due è occupata (46,1%). Solo a Malta si registrano risultati peggiori (39,3%). La distanza con media europea (58,2%) è di oltre 12 punti percentuali e in paesi come la Svezia e la Danimarca il tasso di occupazione femminile supera il 70%
Nelle regioni del Mezzogiorno le donne occupate sono meno di un terzo (30,5%) .
L’Italia è il paese europeo nel quale più alta è la percentuale di coppie in cui lavora solo il maschio (37,2%) e le donne scelgono di dedicarsi alle attività domestiche e di cura.
Il 27% delle donne che ha cessato volontariamente il rapporto di lavoro lo ha fatto a causa della maternità o della nascita di un figlio. Solo lo 0,5% degli uomini ha abbandonato il lavoro per prendersi cura dei figli.
Oltre la metà delle interruzioni dell’attività lavorativa per la nascita di un figlio non dipende da una libera scelta. Infatti, nel 2008-2009 circa 800 mila madri hanno dichiarato di essere state licenziate o sono state messe nelle condizioni di dimettersi in occasione o a seguito di una gravidanza. Sono pari all’8,7% delle madri che lavorano o hanno lavorato.
Differenze nelle paghe
In Italia le donne guadagnano mediamente il 71,7% del salario degli uomini, ma con molte differenze nei settori economici e nelle diverse qualifiche: un’operaia ha una retribuzione pari al 67,6% dell’operaio, una donna quadro guadagna l’85,8% dello stipendio lordo di un lavoratore maschio con la stessa qualifica.
La parità salariale verrà raggiunta tra 118 anni.
Povertà
Le donne che hanno un reddito al di sotto della soglia di povertà (19,8% del totale) sono molto più numerose rispetto agli uomini nella stessa condizione (17% del totale).
Istruzione
Nelle giovani generazioni, invece, le donne hanno livelli d’istruzione di gran lunga superiori a quelli degli uomini: la percentuale di laureate (15,9%) è superiore di quasi 6 punti rispetto agli uomini (10%).
Le donne laureate hanno maggiore difficoltà degli uomini a trovare lavoro: a tre anni dalla laurea, quasi il 78% dei laureati maschi ha trovato lavoro, solo il 70% delle donne
Lavoro domestico
L’Italia è il paese europeo nel quale le donne occupano il maggior tempo per i lavori domestici (5h20’) e gli uomini il minor tempo (1h35’). Le donne che lavorano di 25-44 anni occupano giornalmente 4h40’ del loro tempo per le attività familiari mentre i loro partner solo 1h54’.